La rapida espansione e l’effetto sulla popolazione del nuovo coronavirus COVID-19, ha  costretto l’OMS ad annunciare, l’11 Marzo 2020, lo stato di pandemia.[1]  Questa situazione ha costretto molti paesi nel Mondo a chiudere le frontiere e intraprendere normative rigorose di quarantena: isolamento, distanziamento fisico, e spostamenti controllati dei cittadini, limitati ai farbisogni di prima necessità, come uniche misure per prevenire la propagazione incontrollata del virus.

Sembra che l’isolamento oltre a controllare la diffusione virale, ha avuto un’impatto positivo sull’inquinamento[2]: la NASA con il satellite  Aura è riuscita a registrare cambiamenti atmosferici documentando la riduzione del 30% di NO2 (biossido di azoto) inizialmente nella Cina centrale. L’emissione di CO2 (anidride carbonica) è diminuito del 26% in Cina e del 6% in tutto il mondo. [3][4]

Mentre il pianeta respira, per ironia della sorte, siamo costretti a proteggerci da un virus che colpisce principalmente il nostro sistema respiratorio.

Dopo essere trascorsi all’incirca cinquanta giorni dalla dichiarazione dello stato di pandemia, dubbi e interrogativi si pongono d’avanti ad un futuro con molte incertezze: sulla salute, sull’economia e sull’intera società della conoscenza.

Nonostante gli sforzi da parte delle autorità di fare luce sullo stato attuale della situazione, è ancora presto per fare il bilancio sulle conseguenze socio-economiche e l’impatto finale sulla salute pubblica.[5]

L’isolamento, d’altra parte, come unico strumento per sedare l’espansione virale, ha provocato reazioni, da non sottovalutare, sulla vita di molte persone.

Silente e inosservata, affianco alla pandemia causata da COVID-19, ne viaggia un’altra: La pandemia dell’inattivita fisica e della sedentarietà.[6] Probabilmente quest’ultima durerà più a lungo del COVID-19, con conseguenze che rifletteranno sulla sanità pubblica e sull’economia sanitaria.

Si pensa che un soggiorno prolungato a casa, possa incrementare i comportamenti sedentari, come passare troppo tempo seduti, sdraiati, anche mentre si uttilizzano dispositivi mobili. Intravisti tali atteggiamenti, si prevede il rischio dell’insorgenza o aggrvamento di malattie croniche.

Secondo l’OMS, circa 3,2 milioni di decessi all’anno sono attribuiti a stile di vita non salutare.[7]

In Cina sono già stati riscontrati soggetti che presentavano problemi psico-fisici dovuti alla sospensione delle attività lavorative.[8] Non rimangono esclusi da tali conseguenze le categorie più vulnerabili della società, come gli anziani e i bambini, dove il movimento, l’attività fisica  e l’interazione sociale svolgono un ruolo molto importante per la salute in generale, ma sopratutto per lo sviluppo psicomotorio nei bambini.

Infatti l’esercizio fisico è una componente fondamentale per combattere le conseguenze fisiche e mentali della quarantena, specialmente per i soggetti anziani multipatologici.

Tutto ciò dovrà attenuarsi alle linee guida internazionali valutando: le modalità, la frequenza, il volume e l’intensità.[9]

È ormai noto che gli individui più a rischio di essre contagiati dal virus e sviluppare sintomi maggiori, sono quei soggetti che presentano condizioni di salute caratterizzate da diabete, obesità o comunque patologie strettamente legate a uno stile di vita sedentario, con cattive abitudini alimentari e mancanza di attività fisica.

Cosa s’intende per attività fisica?

L’attività fisica è definita come “qualsiasi movimento corporeo prodotto dal muscolo scheletrico che richiede dispendio di energia”.[10]

In quanto tale comprende attività diverse come il lavoro, il gioco a scuola, lo svolgimento di faccende domestiche, lo spostamento da un luogo all’altro (a piedi o in bicicletta) e la realizzazione di attività ricreative (giardinaggio, danza, yoga, nuoto, corsa, sport di squadra ecc.).[11]

Perche è importante l’attività fisica, specie in condizioni di quarantena?

L’esercizio fisico, oltre ad essere utile per ridurre gli stati di ansia[12] e stress causati dalla quarantena, è fortemente consigliato per prevenire l’insorgenza di patologie croniche dovute dall’inattività.[13]

L’allenamento fisico rappresenta uno dei pilastri primari della vita in salute, e componente importante nel ridurre il rischio di sviluppare infiammazione sistemica, peso corporeo e malattie che possono compromettere la funzione del sistema immunitario.[14]

Si è visto infatti che se a dosi moderate, esso ha un effetto positivo sui marcatori immunitari associati a molti stati patologici; si presuppone che l’allenamento cardiorespiratorio, possa svolgere un ruolo preventivo con effetti immuno-protettivi nei pazienti che possono venire a contatto col SARS-CoV-2.[15]

Un altro fattore per incentivare l’esercizio fisico è l’effetto di quest’ultimo sulla sintetizzazione della vitamina D (considerato un integratore valido nella gestione dello stato pro-infiammatorio causato da COVID-19)[16] grazie al dispendio energetico attraverso la contrazione muscolare.

Inoltre visto e considerato il fatto che anche dopo aver avuto contatto con il virus, non è del tutto chiaro se si sviluppa immunità, l’attività fisica ancora una volta puà risultare uno strumento preventivo anche da un secondo contagio, ai fini di evitare un circolo vizioso.

C’è chi prospettando la prossima pandemia, inserisce l’allenamento fisico in prima linea per supportare le difese immunitare.[17]

Attenzione, l’esercizio può essere anche dannoso!

L’inizio dell’attività fisica, deve essere tuttavia progressiva per evitare infortuni o traumi dovuti al sovraccarico.

Gli effetti salutari dell’allenamento fisico sono condizionati da una serie di fattori come, età, tipo di esercizio, durata, intensita ecc., poichè se effetuato ad alta intensità e senza un riposo adeguato, può causare immunodepressione e aumentare la suscettibilità difronte ai patogeni infettivi.[18]

Mantenere un’attività fisica regolare ed esercitarsi regolarmente in un ambiente domestico sicuro, è un’alternativa valida per una vita sana durante la crisi del coronavirus.[19][20]

Esistono sono anche situazioni nelle quali l’esercizio fisico può essere controindicato o deve essere effetuato sotto il controllo del personale sanitario, pertanto è doveroso consultare il medico curante o il fisioterapista.

Qual’è l’attività fisica più adatta?

Diverse sono le linee guida su ciò che le persone possono o dovrebbero fare in termini di mantenimento degli impieghi quotidiani o delle loro attività fisiche.

Negli USA le linee guida consigliano di intraprendere ogni giorno almeno 30 minuti di attività fisica moderata, e/o almeno 20 minuti di attività fisica intensa, a giorni alterni.[21]

La “European Commission’s science and knowledge service” ha messo a disposizione linee guida internazioniali sulle attività fisiche più adatte in base anche alle diverse fascie d’età.[22]

In alternativa all’allenamento?

Siamo coscienti che non tutti sono amanti dell’esercizio e dell’attività fisica, specie se effettuata dentro l’abitazione. Tuttavia, in alternativa, vengono suggerite attività domestiche che in qualche modo possono “rimpiazzare” l’esercizio fisico vero e proprio: spazzare pavimenti, aspirare, carpenteria generale, falciare il prato, rastrellare le foglie, pulire le finestre o spingere un passeggino. Come per qualsiasi nuova attività, è importante sottolineare che la progressione dovrà essere graduale.[23]

Il ritorno alla normalità insieme all’attività fisica.

Il ritorno alla normalità non sarà sicuramente facile, e ogni paese prenderà provvedimenti in base all’evoluzione locale e globale del fenomeno Covid-19.

La Cina ha incominciato  ad avviare programmi specifici per i ragazzi dai 5-17 anni, incentivando  l’educazione all’attività fisica.[24]

Seguendo le direttive dell’OMS, sono principalmente consigliati tre tipologie di attività fisica, per la fascia d’età dai 5-17 anni[25]:

  • Attività aerobica: andare in bicicletta, praticare sport e giochi attivi, camminata veloce.
  • Allenamento della forza: il programma dovrebbe includere attività di rinforzo muscolare almeno 3 giorni alla settimana, attraverso esercizi calistenici o esercizi contro resistenza.
  • Allenamento per migliorare la densità ossea: attraverso attività e giochi che comprndono balzi: salto alla corda, tennis, badminton, basket.

Pertanto è necessario proporre strategie e programmi specifici, grazie anche alla facilità d’accesso dei canali comunicativi come la televisione o la telematica, per ridurre il più possibile sia i rischi del contagio che le conseguenze sulla salute dovute all’inattività.

MSc. Francesko Comeni


[1] http://www.euro.who.int/en/health-topics/health-emergencies/coronavirus-covid

[2]  Dutheil, Fréé., Baker, J.S., Navel, V., COVID-19 as a factor influencing air pollution? Environmental Pollution (2020), doi: https://doi.org/10.1016/j.envpol.2020.114466.

[3] Hanaoka, T., Masui, T., 2019. Exploring effective short-lived climate pollutant mitigation scenarios by considering synergies and trade-offs of combinations of air pollutant measures and low carbon measures towards the level of the 2 °C target in Asia. Environ. Pollut. 261, 113650. https://doi.org/10.1016/j.envpol.2019.113650

[4] CarbonBrief, 2020. As China battles one of the most serious virus epidemics of the century, the impacts on the country’s energy demand and emissions are only beginning to be felt.

[5] Di Gennaro, F., Pizzol, D., Marotta, C., Antunes, M., Racalbuto, V., Veronese, N., & Smith, L. (2020). Coronavirus Diseases (COVID-19) Current Status and Future Perspectives: A Narrative Review. International Journal of Environmental Research and Public Health, 17(8), 2690. doi:10.3390/ijerph17082690 .

[6] Hall G, Laddu DR, Phillips SA, Lavie CJ, Arena R. A tale of two pandemics: How will COVID-19 and global trends in physical inactivity and sedentary behavior affect one another? Prog Cardiovasc Dis. 2020 Apr 8. pii: S0033-0620(20)30077-3.  doi: 10.1016/j.pcad.2020.04.005. [Epub ahead of print] PubMed PMID: 32277997.

[7] World Health Organization. Physical inactivity: a global public health problem. 2020. https://www.who.int/dietphysicalactivity/factsheet_inactivity/en/.

[8]Zhang SX, Wang Y, Rauch A, Wei F. Unprecedented disruption of lives and work: Health, distress and life satisfaction of working adults in China one month into the COVID-19 outbreak. Psychiatry Res. 2020 Apr 4;288:112958. doi: 10.1016/j.psychres.2020.112958.

[9] D. Jiménez-Pavón, A. Carbonell-Baeza and C.J. Lavie, Physical exercise as therapy to fight against the mental and physical consequences of COVID-19 quarantine: Special focus in older people, Progress in Cardiovascular Diseases (2020), https://doi.org/10.1016/j.pcad.2020.03.009

[10] WHO (2010) World Health Organization Global Recommendations on Physical Activity for Health.

[11] WHO (2018) Global action plan on physical activity 2018-2030: more active people for a healthier world. Copenhagen.

[12] Aylett E, Small N, Bower P. Exercise in the treatment of clinical anxiety in general practice – A systematic review and meta-analysis. BMC Health Serv Res 2018;18(1):559. doi.org/10.1186/s12913-018-3313-5.

[13] Booth FW, Roberts CK, Laye MJ. Lack of exercise is a major cause of chronic diseases. Compr Physiol 2012;2:1143–211.

[14] Fletcher GF, Landolfo C, Niebauer J, Ozemek C, Arena R, Lavie CJ. Promoting Physical Activity and Exercise: JACC Health Promotion Series. Journal of the American College of Cardiology. 2018;72:1622 -1639.

[15] Zbinden-Foncea H, Francaux M, Deldicque L, Hawley JA. Does high cardiorespiratory fitness confer some protection against pro-inflammatory responses after infection by SARS-CoV-2? Obesity (Silver Spring). 2020 Apr 23. doi: 10.1002/oby.22849. [Epub ahead of print] Review. PubMed PMID: 32324968.

[16] Grant WB, Lahore H, McDonnell SL, Baggerly CA, French CB, Aliano JL et al. Evidence that vitamin D

supplementation could reduce risk of influenza and COVID-19 infections and deaths. Nutrients 2020; 12:

10.3390/nu12040988.

[17] D.R. Laddu, C.J. Lavie, S.A. Phillips, et al., Physical activity for immunity protection: Inoculating populations with healthy living medicine in preparation for the next pandemic, Progress in Cardiovascular Diseases (2020), https://doi.org/ 10.1016/j.pcad.2020.04.006.

[18] Nieman DC, Wentz LM. The compelling link between physical activity and the body’s defense system. J Sport Health Sci. 2019;8:201-217.

[19]Peijie Chen et al., Opinion Wuhan coronavirus (2019-nCoV): The need to maintain regular physical activity while taking precautions, Journal of Sport and Health Science (2020), https://doi.org/10.1016/j.jshs.2020.02.001

[20] Carter SJ, Baranauskas MN, Fly AD. Considerations for obesity, vitamin D, and  physical activity amidst the COVID-19 pandemic. Obesity (Silver Spring). 2020 Apr 16. doi: 10.1002/oby.22838. [Epub ahead of print] PubMed PMID: 32299148.

[21]U.S. Department of Health and Human Services. Physical activity guidelines for Americans. 2nd ed. Washington, DC: U.S. Department of Health and Human Services; 2018.

[22] https://ec.europa.eu/jrc/en/health-knowledge-gateway/promotion-prevention/physical-activity.

[23]Fallon K. Exercise in the time of COVID-19. Aust J Gen Pract. 2020 Apr 22;49.  doi: 10.31128/AJGP-COVID-13. [Epub ahead of print] PubMed PMID: 32321207.

[24] Peijie Chen et al., Returning Chinese school-aged children and adolescents to physical activity in the wake of COVID-19: Actions and precautions, Journal of Sport and Health Science (2020), https://doi.org/10.1016/j.jshs.2020.04.003.

[25]World Health Organization. Physical activity and young people: recommended levels of physical activity for children aged 5 17 years. Available at: https://www.who.int/dietphysicalactivity/ factsheet_young_people/en/. [accessed 01.04.2020].